Analizzare la professione del mediatore linguistico culturale tenendo conto delle sfide attuali per l’occupazione dell’era digitale: questo l’obiettivo del convegno nazionale che si è tenuto il 23 e 24 marzo 2018 a Fermo per una volta divenuta capitale italiana della mediazione linguistica Il convegno si è tenuto presso l’Aula Magna della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici San Domenico (via dell’Università, 16 D- Fermo), organizzatrice dell’evento (il 23 marzo dalle ore 15.00 alle 19.30; il 24 marzo dalle 9.30 alle 17.30).
Destinari del convegno
Ministero dell’Università, Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro, Ministero degli Esteri, Università, Accademie, SSML, Regioni ed Enti Locali, Associazioni di traduttori e interpreti, Agenzie di servizi linguistici, Associazioni di docenti, Confederazioni di imprese, Agenzie di Ricerca, Organismi dell’Unione Europea, Enti per la formazione permanente degli adulti, Società Dante Alighieri, Associazioni del Terzo Settore, Università Popolari, Istituzioni e Comunità religiose che si occupano di immigrazione e integrazione.
Obiettivi del Convegno
- fare il punto sullo stato dell’arte relativo alla figura del mediatore linguistico-culturale nell’era digitale e di fronte alle sfide della globalizzazione e della società multietnica.
- Offrire a tutti gli stakeholders ed alle autorità ministeriali un’occasione di riflessione scientifico-culturale e di libero confronto per verificare le esigenze emergenti sia sul piano professionale che su quello formativo e normativo.
Le tematiche
– Nuovi curricula per nuove competenze: verso la formazione del Mediatore Linguistico 4.0
– Mediazione linguistica e mediazione culturale nella società multietnica: sfide e opportunità
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– Interpretariato o interpretazione? Il mediatore tra scienze del linguaggio e arti dello spettacolo
L’evento dal titolo “La figura del mediatore linguistico e culturale nell’era digitale” patrocinato dalla Commissione Nazionale dell’UNESCO, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, dal Comune di Fermo e dalla Camera di Commercio, si è arricchito anche della collaborazione di varie associazioni nazionali ed europee che hanno sostenerne le finalità: in particolare grande è stato il sostegno dell’ AUPIU’ ( associazione delle Scuole Superiori per Mediatori linguistici e delle università pubbliche private), dell’ ANITI ( associazione dei traduttori e interpreti), Imprelingue aderente a Confindustria (aziende di servizi linguistici), Europearll (docenti che applicano approcci performativi all’insegnamento linguistico). Il convegno ha visto un panel di relatori ed esperti in rappresentanza di numerosi enti che a vario titolo si occupano di mediazione sia a livello formativo che a livello operativo. Atenei come le due università per stranieri di Siena e Perugia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Firenze, quella di Chieti-Pescara, la facoltà per traduttori e interpreti di Forlì, ramo dell’Università di Bologna, e la SSMLIT dell’Università di Trieste.
Nel saluto del Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro all’apertura dei lavori nella due giorni congressuale sul ruolo del mediatore linguistico e culturale nell’era digitale, nell’aula magna della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici San Domenico in via dell’Università, è uscita una possibile importante novità per la Città di Fermo: “L’accettazione – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro – da parte dell’Unesco della candidatura avanzata dalla nostra cittadina per l’ingresso nel circuito mondiale delle Città dell’Apprendimento: l’Unesco Global Network of Learning Cities è un prestigioso circuito ove vi è il riconoscimento della qualità e della strutturazione del percorso di studi che una città può proporre, dall’infanzia fino all’età adulta”. La notiza è stata accolta con un grande applauso dall’uditorio del convegno.
Al convegno sono intervenuti anche rappresentanti di quel vasto mondo che si occupa della mediazione come strumento di integrazione sociale come Oliviero Forti, responsabile nazionale del settore emigrazione della Caritas e Mons. Vinicio Albanesi, Presidente delle Comunità di Capodarco. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla mediazione linguistica come fattore di sviluppo internazionale delle imprese, tema di grande rilevanza per il nostro territorio sul quale è intervenuto Mirko Silvestrini in rappresentanza delle imprese linguistiche aderenti a Confindustria. E’ intervenuta come rappresentante del MIUR la Dottoressa Paola Folli illustrando le varie competenze del suo ufficio oltre le SSML riconosciute.
Di fronte a numerosi fenomeni in rapida evoluzione sia a livello nazionale che dell’Unione Europea anche il quadro normativo inerente la formazione e l’inquadramento professionale di queste figure richiede adattamenti non solo in linea con il mutato scenario ma anche in grado di confluire finalmente in una legislazione nazionale unitaria. I mediatori sono il prezioso “genio pontieri”; una task force di operatori qualificati che facilita il dialogo sociale e l’integrazione. Per questa ragione durante il convegno è stato proposto di costituire un Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale, un luogo aperto al confronto delle esperienze e allo scambio delle buone prassi che metta in rete tutti i soggetti interessati.
Temi di grande attualità lo hanno testimoniato anche la significativa partecipazione al convegno di rappresentanti dei Ministeri competenti e dell’INAPP (ex Isfol). A conclusione dell’evento sarà pubblicato un volume che raccoglierà gli atti del convegno per mettere i risultati dei lavori a disposizione di tutti gli interessati.